Secondo alcune informazioni distribuite dall’aNSA, il modello alimentare Mediterraneo, diminuirebbe non solo il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, ma anche il rischio di avere l’ Alzheimer.
Riscoprire la dieta mediterranea che non solo allontana i rischi cardiovascolari ma è particolarmente utile per ritardare l’apparizione di malattie degenerative mentali, come l’Alzheimer. L’appello in favore di un buon regime alimentare povero di colesterolo viene dagli scienziati europei secondo cui il 30% della popolazione rischia di sviluppare l’Alzheimer: sarebbe invece sufficiente ritardare di 10 anni la prima apparizione dei sintomi per ridurre del 90% il numero dei malati.
Dalla ricerca europea sono giunte oggi precise indicazioni dell’importante relazione che c’é tra alimentazione, salute e invecchiamento. Gli scienziati stanno lavorando per mettere a punto una dieta povera di grassi in modo da ridurre non solo i rischi cardiovascolari nei cittadini europei. I risultati sono incoraggianti. E’ ormai chiaro che il colesterolo è un fattore di rischio non solo per gli infarti ma anche per l’Alzheimer. La malattia, che rappresenta una vera tragedia per il malato, per la famiglia e per l’intera società, colpisce una persona su 20 che ha superato i 65 anni e una su cinque nel caso degli ottantenni. E l’Europa invecchia a gran velocità. Nel 2025 un terzo della sua popolazione avrà più di 60 anni. Di questi il 30% avrà superato i 65 anni e il 39% gli ottanta. Gli ultraottantenni saranno 35 milioni nel 2025. Le basi che gli scienziati stanno individuando, tramite una dozzina di grandi progetti di ricerca finanziati dall’Ue (via il quinto e sesto programma quadro europeo), serviranno a tracciare delle diete alimentari per ridurre il colesterolo che può essere considerato un precursore dell’Alzheimer. A queste conclusioni i ricercatori sono giunti sperimentando con gli animali delle diete a basso tenore in grassi. Si tratta ora di studiare come applicare queste conclusioni all’uomo. Tra gli studi portati avanti dagli scienziati europei c’é un importante progetto a cui partecipa anche l’Università di Camerino (in provincia di Macerata) per migliorare la flora batterica e quindi il transito e l’assorbimento intestinale, in modo da ridurre i problemi legati al cancro ed in particolare quello del colon. Insomma, appare sempre più evidente la necessità di riscoprire la dieta mediterranea arricchendola di fermenti lattici per allontanare le malattie responsabili del più alto tasso di mortalità in Europa.(ANSA 2004).